fonte: archivio parrocchiale
il sole non risplendeva solo nel cielo, ma anche nei cuori dei bambini, dei ragazzi della catechesi che assieme a genitori, catechiste, animatori degli adolescenti ad adolescenti stessi, hanno vissuto una domenica assieme per ringraziare il Signore di questo anno pastorale ed affidare a Gesù le attività estive. Si sono trovati nella struttura dell'ASUC a Bedolpian gestita dall'associazione Shemá dei giovani delle parrocchie del pinetano. La celebrazione della Santa Messa, ringraziamento per eccellenza, ha dato il sapore al resto del tempo che tutti hanno trascorso insieme nel pranzo e nei vari momenti ricreativi del pomeriggio.
fonte: archivio parrocchiale
Il Circolo ACLI San Giuseppe e San Pio X ha celebrato i 70 anni di fondazione. creato nel contesto dell'impegno della Chiesa italiana di sostenere i lavoratori cristiani nella loro vocazione a collaborare con il progetto della Creazione di Dio, esso ha dato un contributo importante per la realizzazione del quartiere di san Giuseppe dopo la seconda guerra mondiale. Questo Circolo ACLI è stato luogo di incontro e fraternità fin da subito. Ha sostenuto e sostiene le persone che vivono in questa zona di Trento nell'affrontare varie questioni dell'esistenza. recentemente ha sostenuto iniziative di solidarietà missionaria e quelle della Caritas parrocchiale con aiuti anche per l'accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina. Alla cerimonia erano presenti i responsabili provinciali delle ACLI ed anche il socio più anziano che qualche mese fa ha compiuto 100 anni. Il programma ha visto, poi, la celebrazione della s. Messa nella chiesa parrocchiale di san Giuseppe.
fonte: archivio parrocchiale
Il Comando dei Carabinieri di Trento chiede che venga fatto questo avviso a tutti i parrocchiani: Nei giorni scorsi il nostro quartiere è stato colpito da EPISODI DI TRUFFE A DANNI VARI ANZIANI della zona, queste persone sono ben informate di abitudini e NOTIZIE personali. Se ricevete telefonate da persone che si spacciano per forze dell’ordine o avvocati, dicendo che un vostro familiare è nei guai e chiedendo dei soldi, ALLERTATE voi le VERE forze dell’ordine e non fate entrare mai in casa persone che si identificano sempre come tali. I carabinieri e forze dell’ordine se dovessero venire hanno una divisa.
STATE ATTENTI, GRAZIE.
fonte: archivio parrocchiale
fonte: archivio parrocchiale
fonte: archivio parrocchiale
Sabato 6 maggio 2023 in San Pio X si è celebrata la Prima Confessione per i bambini della catechesi del 2014. Una giornata di festa e ringraziamento a Gesù, che ha alleggerito la nostra "mongolfiera" per poter spiccare il volo, come ci ha insegnato beato Carlo Acutis:
“Gesù è il mio grande amico e l’Eucarestia la mia autostrada per il cielo”.
Beato Carlo Acutis, l’influencer di Dio
fonte: archivio parrocchiale
Cari fratelli e sorelle! La festa del Corpus Domini è inseparabile dal Giovedì Santo, dalla Messa in Caena Domini, nella quale si celebra solennemente l’istituzione dell’Eucaristia. Mentre nella
sera del Giovedì Santo si rivive il mistero di Cristo che si offre a noi nel pane spezzato e nel vino versato, oggi, nella ricorrenza del Corpus Domini, questo stesso mistero viene proposto
all’adorazione e alla meditazione del Popolo di Dio, e il Santissimo Sacramento viene portato in processione per le vie delle città e dei villaggi, per manifestare che Cristo risorto cammina in
mezzo a noi e ci guida verso il Regno dei cieli. Quello che Gesù ci ha donato nell’intimità del Cenacolo, oggi lo manifestiamo apertamente, perché l’amore di Cristo non è riservato ad alcuni, ma
è destinato a tutti. Tutto parte, si potrebbe dire, dal cuore di Cristo, che nell’Ultima Cena, alla vigilia della sua passione, ha ringraziato e lodato Dio e, così facendo, con la potenza
del suo amore, ha trasformato il senso della morte alla quale andava incontro. Il fatto che il Sacramento dell’altare abbia assunto il nome “Eucaristia” – “rendimento di grazie” – esprime proprio
questo: che il mutamento della sostanza del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo è frutto del dono che Cristo ha fatto di se stesso, dono di un Amore più forte della morte, Amore divino
che lo ha fatto risuscitare dai morti. Ecco perché l’Eucaristia è cibo di vita eterna, Pane della vita. Dal cuore di Cristo, dalla sua “preghiera eucaristica” alla vigilia della passione,
scaturisce quel dinamismo che trasforma la realtà nelle sue dimensioni cosmica, umana e storica. Tutto procede da Dio, dall’onnipotenza del suo Amore Uno e Trino, incarnato in Gesù. In questo
Amore è immerso il cuore di Cristo; perciò Egli sa ringraziare e lodare Dio anche di fronte al tradimento e alla violenza, e in questo modo cambia le cose, le persone e il mondo.
Questa trasformazione è possibile grazie ad una comunione più forte della divisione, la comunione di Dio stesso. La parola “comunione”, che noi usiamo anche per designare l’Eucaristia, riassume
in sé la dimensione verticale e quella orizzontale del dono di Cristo.
L’apostolo Paolo rivolge ai cristiani di Corinto queste parole: “Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è
forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane” (1 Cor 10,16-17).