In collaborazione con le Comunità del Cammino Neocatecumenale
Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò . (Matteo 11,28)
Una buona notizia per te: CRISTO TI AMA
Se desideri ascoltare una buona notizia ti aspettiamo alle catechesi per giovani e adulti proposte dal Cammino Neocatecumenale. Puoi invitare anche parenti e amici.
N.B.: Per le coppie con bambini piccoli è disponibile su richiesta un servizio di babysitter.
I catechisti del Cammino Neocatecumenale
Per informazioni è possibile contattare il numero 378 0838581
Il Comando dei Carabinieri di Trento chiede che venga fatto questo avviso a tutti i parrocchiani: Nei giorni scorsi il nostro quartiere è stato colpito da EPISODI DI TRUFFE A DANNI VARI ANZIANI della zona, queste persone sono ben informate di abitudini e NOTIZIE personali. Se ricevete telefonate da persone che si spacciano per forze dell’ordine o avvocati, dicendo che un vostro familiare è nei guai e chiedendo dei soldi, ALLERTATE voi le VERE forze dell’ordine e non fate entrare mai in casa persone che si identificano sempre come tali. I carabinieri e forze dell’ordine se dovessero venire hanno una divisa.
STATE ATTENTI, GRAZIE.
fonte: archivio parrocchiale
O Padre, fa’ sorgere fra i cristiani numerose e sante vocazioni al sacerdozio, che mantengano viva la fede e custodiscano la grata memoria del tuo Figlio Gesù mediante la predicazione della sua parola e l'amministrazione dei Sacramenti con i quali tu rinnovi continuamente i tuoi fedeli. Donaci santi ministri del tuo altare, che siano attenti e fervorosi custodi dell'Eucaristia, sacramento del dono supremo di Cristo per la redenzione del mondo. Chiama ministri della tua misericordia, che, mediante il sacramento della Riconciliazione, diffondano la gioia del tuo perdono. Fa', o Padre, che la Chiesa accolga con gioia le numerose ispirazioni dello Spirito del Figlio tuo e, docile ai suoi insegnamenti, si curi delle vocazioni al ministero sacerdotale e alla vita consacrata. Sostieni i Vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e tutti i battezzati in Cristo, affinché adempiano fedelmente la loro missione al servizio del Vangelo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen. Maria, Regina degli Apostoli, prega per noi!
Benedetto XVI
Liberi di scegliere se migrare o restare
Cari fratelli e sorelle! I flussi migratori dei nostri giorni sono espressione di un fenomeno complesso e articolato, la cui comprensione esige l’analisi attenta di tutti gli aspetti che
caratterizzano le diverse tappe dell’esperienza migratoria, dalla partenza all’arrivo, incluso un eventuale ritorno. Con l’intenzione di contribuire a tale sforzo di lettura della realtà, ho
deciso di dedicare il Messaggio per la 109a Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato alla libertà che dovrebbe sempre contraddistinguere la scelta di lasciare la propria terra.
“Liberi di partire, liberi di restare”, recitava il titolo di un’iniziativa di solidarietà promossa qualche anno fa dalla Conferenza Episcopale Italiana come risposta concreta alle sfide delle
migrazioni contemporanee. E dal mio ascolto costante delle Chiese particolari ho potuto comprovare che la garanzia di tale libertà costituisce una preoccupazione pastorale diffusa e
condivisa.
Mentre ci avviciniamo al Giubileo del 2025, è bene ricordare questo aspetto delle celebrazioni giubilari. È necessario uno sforzo congiunto dei singoli Paesi e della Comunità internazionale per
assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, ossia la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra. Si tratta di un diritto non ancora codificato, ma di fondamentale
importanza, la cui garanzia è da comprendersi come corresponsabilità di tutti gli Stati nei confronti di un bene comune che va oltre i confini nazionali. Infatti, poiché le risorse mondiali non
sono illimitate, lo sviluppo dei Paesi economicamente più poveri dipende dalla capacità di condivisione che si riesce a generare tra tutti i Paesi. Fino a quando questo diritto non sarà garantito
– e si tratta di un cammino lungo – saranno ancora in molti a dover partire per cercare una vita migliore.
«Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e
siete venuti a trovarmi» (Mt 25,35-36). Queste parole suonano come monito costante a riconoscere nel migrante non solo un fratello o una sorella in difficoltà, ma Cristo stesso che bussa alla
nostra porta. Perciò, mentre lavoriamo perché ogni migrazione possa essere frutto di una scelta libera, siamo chiamati ad avere il massimo rispetto della dignità di ogni migrante; e ciò significa
accompagnare e governare nel miglior modo possibile i flussi, costruendo ponti e non muri, ampliando i canali per una migrazione sicura e regolare. Ovunque decidiamo di costruire il nostro
futuro, nel Paese dove siamo nati o altrove, l’importante è che lì ci sia sempre una comunità pronta ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare tutti, senza distinzione e senza lasciare
fuori nessuno.
Il percorso sinodale che, come Chiesa, abbiamo intrapreso, ci porta a vedere nelle persone più vulnerabili – e tra questi molti migranti e rifugiati – dei compagni di viaggio speciali, da amare e
curare come fratelli e sorelle. Solo camminando insieme potremo andare lontano e raggiungere la meta comune del nostro viaggio.
Roma, San Giovanni in Laterano, 11 maggio 2023 FRANCESCO
Preghiera di papa Francesco
Dio, Padre onnipotente, donaci la grazia di impegnarci operosamente
a favore della giustizia, della solidarietà e della pace, affinché a tutti i tuoi figli sia assicurata la libertà di scegliere se migrare o restare.
Donaci il coraggio di denunciare tutti gli orrori del nostro mondo,
di lottare contro ogni ingiustizia che deturpa la bellezza delle tue creature e l’armonia della nostra casa comune.
Sostienici con la forza del tuo Spirito, perché possiamo manifestare la tua tenerezza ad ogni migrante che poni sul nostro cammino e diffondere nei cuori e in ogni ambiente la cultura
dell’incontro e della cura.