Carissimi fratelli e sorelle di san Giuseppe e san Pio X Volevo informarvi che, nonostante la situazione, sabato 6 e domenica 7 luglio, abbiamo vissuto a Bet Jala,
vicino a Betlemme, due giornate molto belle con circa cento partecipanti da alcune città della Palestina.
Grazie di cuore a tutti voi che, con il vostro sostegno economico avete permesso a tante famiglie di partecipare. Vi manderò a breve più dettagli su quello che
abbiamo fatto, intanto un grandissimo GRAZIE da parte di tutti noi ed una foto di gruppo, scattata davanti alla chiesa dell'Ortus conclusus.
Un grande abbraccio ed un caro saluto alla comunità di San Giuseppe e San Pio X!
Rimaniamo uniti nella preghiera e nell'impegno ad essere artigiani di pace.
"Venite a me voi tutti affaticati e oppressi e io vi ristorerò". (Mt. 11,28)
Una buona notizia per te: GESU' TI AMA!
Se desideri ascoltare una buona notizia ti aspettiamo alle catechesi per giovani e adulti proposte dal Cammino Neocatecumenale. Puoi invitare anche parenti e amici.
N.B.: Per le coppie con bambini piccoli è disponibile su richiesta un servizio di babysitter.
I catechisti del
Cammino Neocatecumenale
Per informazioni è possibile contattare il numero 320 1564564
Il Comando dei Carabinieri di Trento chiede che venga fatto questo avviso a tutti i parrocchiani: Nei giorni scorsi il nostro quartiere è stato colpito da EPISODI DI TRUFFE A DANNI VARI ANZIANI della zona, queste persone sono ben informate di abitudini e NOTIZIE personali. Se ricevete telefonate da persone che si spacciano per forze dell’ordine o avvocati, dicendo che un vostro familiare è nei guai e chiedendo dei soldi, ALLERTATE voi le VERE forze dell’ordine e non fate entrare mai in casa persone che si identificano sempre come tali. I carabinieri e forze dell’ordine se dovessero venire hanno una divisa.
STATE ATTENTI, GRAZIE.
Concedimi Signore, di stare alla Tua presenza
e di adorarTi nel profondo del cuore.
Aiutami a far silenzio, intorno a me e dentro di me,
per poter meglio ascoltare la Tua voce.
Ispira Tu i miei pensieri, sentimenti,
desideri e decisioni affinché io cerchi, sempre ed unicamente,
quello che è più gradito a Te.
Spirito Santo, dono del Padre, crea in me un cuore nuovo,
libero per donarmi senza riserve,
seguendo Cristo umile e povero.
Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa,
modello di disponibilità alla voce di Dio,
aiuta la mia preghiera con la tua preghiera
a grazia è stata manifestata, Dio si è rivelato come amore. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio (1 Gv 4, 16). Non rimane indiffe-rente alla tragedia
umana, ma si è fatto coinvolgere sino all’estremo, si è svuotato di se stesso e si è piegato verso di noi facendosi uomo per puro amore, per salvarci ha abbracciato la nostra debolezza. Mentre si
fa con noi, ci fa con Lui, ci fa figli di Dio come Lui.
Allora il Natale che tra poco celebreremo è il tempo della nostra rinascita: La grazia è stata manifestata, Dio si è rivelato come amore. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio (1 Gv
4, 16). Non rimane indifferente alla tragedia umana, ma si è fatto coinvolgere sino all’estremo, si è svuotato di se stesso e si è piegato verso di noi facendosi uomo per puro amore, per salvarci
ha abbracciato la nostra debolezza. Mentre si fa con noi, ci fa con Lui, ci fa figli di Dio come Lui.
Allora il Natale che tra poco celebreremo è il tempo della nostra rinascita: possiamo aprirci alla speranza. Allora anche in questo Natale può esserci la gioia: una gioia profonda, che abita il
cuore, una gioia che nasce dalla fede, che dice la nostra rinascita nel Signore.
Allora non ci sembreranno “stonate” queste parole di Leone Magno, ma anzi ci incoraggeranno a continuare con fiducia donando a chi vive nella notte della desolazione la lampada della
speranza.
Con Cristo, nella sua natività, noi siamo stati generati … Non c’è posto per la tristezza quando avviene il natale della vita … esultiamo nella gioia dello Spirito: è sorta la luce di una
redenzione nuova, di un’antica e lunga attesa di un gaudio senza fine. (Sermoni I e II).
Alla luce della stella di Betlemme viviamo dunque questo tempo, certi di poter contemplare un’altra luce: la luce della croce gloriosa di Cristo nel cielo, perché la croce che Gesù ha portato per
amore per noi non è la fine oscura del tempo, ma l’eterna luce che illumina e compie ogni giorno introducendoci già ora e per sempre nella comunione con il Dio incarnato, con il Dio fatto nostro
fratello che ci vuole suoi fratelli e sorelle. È quanto ci dice una bella orazione che recitiamo cinque volte in Avvento, la domenica, dopo l’antifona “ad crucem” che canta l’attesa del
Salvatore:
Signore Gesù, che alla fine della storia hai stabilito il giudizio dei popoli,
concedi ai discepoli di attendere con amore la tua venuta, e, dopo una vita consacrata alla verità, di contemplare senza angoscia e con cuore gioioso l’apparizione del tuo segno in cielo.
Il tempo si è compiuto, ma proprio per questo non è chiuso su se stesso, ma aperto in Dio. Dio è entrato nel tempo per chiamarci per nome, per attirarci a sé nella pienezza del tempo e della Vita
che è il suo amore. È tempo dunque di rinascita. È tempo di “vocazione”. Sì, perché ora possiamo chiederci, nella gratitudine, a cosa siamo chiamati, come corrispondere a tanto amore. È il
cammino affascinante, è il desiderio profondo del cuore.