L’Azione Cattolica trentina e la Scuola Diocesana di Formazione Teologica propongono un itinerario di spiritualità rivolto ai laici adulti della Diocesi, a coloro che sono in ricerca e
interessati ad un cammino di crescita nella fede, con lo stile accogliente di Gesù e mettendo al centro la Parola di Dio. L’itinerario di quest’anno Chi mi ha toccato? Prendersi cura riducendo le
distanze, approfondisce lo stile del prendersi cura dell’altro, partendo dal modo in cui Gesù tocca le persone che incontra, nel corpo e nello spirito. La proposta si articola in 4 incontri il
sabato pomeriggio (ogni volta in un luogo diverso per favorire la partecipazione delle comunità locali) e un fine settimana nel tempo di Pasqua.
Le meditazioni sono curate dall’assistente diocesano di Azione cattolica, don Giampaolo Tomasi.
Info e iscrIzIonI
Azione cattolica diocesana
tel. 0461 260985 | 353 4500036
segreteria@azionecattolica.trento.it
www.azionecattolica.trento.it
Scuola diocesana di Formazione Teologica
tel. 0461 360211
scuolateologia@diocesitn.it
www.diocesitn.it/SDFT
fonte: archivio diocesano
Sta diventando ormai una tradizione: l’8 Dicembre, Solennità dell’Immacolata (quest’anno di domenica), al Santuario Diocesano di Montagnaga si celebra l’Akàthistos alla Santissima Madre di
Dio.
Si tratta di un inno – forse il più bello e solenne – che mai sia stato eseguito a onore della Madonna. La Celebrazione avrà luogo al santuario con inizio alle 15.00 di domenica 8 Dicembre; sarà
presieduta dal Rettore don Piero Rattin e accompagnata dalla Corale di Montagnaga, che eseguirà l’Inno secondo un’antica melodia slava. SCARICA LOCANDINA
Non mancano ormai a questo appuntamento cristiani provenienti dai Paesi dell’Est europeo, ormai numerosi quali immigrati anche nel nostro Trentino.
Come lascia intuire il nome (Akàthistos in greco significa “in piedi”, perché in tale posizione va celebrato) ha avuto origine in Oriente, forse ad opera dell’antico poeta cristiano Romano il
Mèlode; è stato tuttavia arricchito di aggiunte successive nel corso dei secoli, fino ad approdare a Costantinopoli dove, dopo essere stato eseguito in riconoscenza per l’insperata liberazione da
un assedio, trovò la sua forma letteraria definitiva e da lì si diffuse in tutte le Chiese d’Oriente e dei Paesi Slavi.
Le lodi rivolte alla Vergine vi risuonano in un linguaggio che può risultare sorprendente alla nostra devozione mariana occidentale, ma che a differenza di quanto accade in questa non rischia mai
di apparire superato e stantìo, tanto è di altissimo livello sia nella sua formulazione come nei contenuti. La Madonna è cantata soprattutto in riferimento alla sua eccezionale prerogativa di
“Genitrice di Dio”, e gli eventi che le varie strofe passano in rassegna sono esattamente quelli dell’Annunciazione e del Natale: da qui deriva a Maria la sua eccezionale grandezza e, secondo la
tradizione dell’Oriente cristiano, la sua straordinaria potenza d’intercessione presso Dio.
fonte: archivio diocesano
fonte: archivio diocesano